Il Timo è un’erba aromatica ampiamento utilizzata in cucina, soprattutto in Francia, Spagna, Messico e America Latina, mentre in Italia è meno adoperata, conosciuta fin dall’antichità per la sua capacità di conservare i cibi e ridurne la putrefazione.

Utilizzi

  • Espettorante
  • antittusivo
  • battericida
  • fungicida
  • antivirale
  • carminativo
Olio essenziale del chemiotipo TimoloOlio essenziale del chemiotipo Linalolo
antinfettivo, stimolante generale, artrosi, reumatismiantiparassitario, antinfettivo, antitussivo, stimolante generale
rinite, artrosi e reumatismi, infiammazioni vie urinarie

Somministrazione

Le foglie di Timo possono essere utilizzate per la preparazione di una tisana, aggiungendo 1 cucchiaino di droga, dopo che l’acqua ha preso il bollore e lasciandola in infusione per 10 minuti, mantenendo coperta la tazza in modo che gli olii essenziale non evaporino, in base ai casi va assunta 2/3 volte al giorno. Tanti sono i suoi usi, come ad esempio:

  • E’ consigliata in caso di tosse catarrosa magari associata a malva, altea ed eucalipto
  • Assieme ad uva ursina, gramigna e ortica invece per le infiammazioni delle vie urinarie
  • Finocchio, cumino e achillea per aiutare a sgonfiare l’addome

I preparati a base di Timo sono ben tollerati, mentre si raccomanda una certa cautela con l’Olio Essenziale in quanto presenta delle componenti irritanti per la pelle ad alte dosi, infatti è consigliato sempre diluito 1 o 2 gocce in un olio vettore, come può essere la mandorla, invece per uso interno va assunto assieme ad un cucchiaino di olio o miele sempre 1 goccia a stomaco pieno per brevi periodi.

Uno studio sull’efficacia degli olii essenziali nel trattamento della pediculosi ha mostrato che l’Olio Essenziale di Timo e quello di Origano uccidono il 100% dei pidocchi.

Curiosità

Per la sua azione analgesica , può essere un buon rimedio per i dolori reumatici, le contusioni, i dolori muscolari e articolari, in che modo? Va diluito in olio di mandorle o di arnica e massaggiato sulla parte interessata, occorrono circa 10 gocce di olio essenziale per 100 ml di olio vettore.

In caso di stanchezza mentale e scarsa concentrazione può essere diffuso nell’ambiente o inalato.

Mentre i classici suffumigi sono portentosi per raffreddori, bronchiti, sinusiti e catarri: si aggiunge qualche goccia di olio essenziale in una bacinella di acqua calda e si inspirano i vapori.

Vediamo come si presenta la pianta

Thymus vulgaris L. appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, il termine Thymus deriva dal verbo greco thyein ossia “profumare” riferito all’alta caratteristica aromatica. E’ un piccolo arbusto fittamente ramificato, con foglioline ellittiche, i fiori sono violetti chiari, riuniti in verticilli disposti a spiga. E’ originario dell’area meditteranea.

Componenti principali

  • Flavonoidi
  • Acido rosmarinico, acido ursolico,acido caffeico, resine, saponine e tannini
  • Olio essenziale ( 0,8/2,6%) differisce tra il Chemiotipo Timolo dal Chemiotipo Linalolo

Se cucini dei cibi grassi ricordati di aggiungere il Timo ne faciliterà la digestione!

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