Da diversi anni i ricercatori si sono concentrati nell’analizzare la composizione del nostro microbiota, quali fattori lo alterano e quali invece ne favoriscono lo sviluppo, è emerso che la sua formazione inizia già nell’utero, attraverso proprio il microbiota della madre presente nella placenta e nel liquido amniotico.

Svolge un ruolo importante nel nostro organismo :

  • prottegge l’intestino dall’infiammazioni
  • regola il sistema immunitario
  • migliora la funzionalità cardio-vascolare
  • contrasta l’obesità
  • contrasta l’insorgenza della malattie metaboliche
  • influisce sul nostro umore

L’alterazione del microbiota dipende da fattori esterni come la dieta, il tipo di parto o il tipo di microrganismi presenti nell’ambiente quotidiano, così che, da uno stato di equilibrio detto eubiosi si può virare alla disbiosi con conseguente aumento dell’incidenza di patologie metaboliche, cardiovascolari, infiammatorie, neurologiche, psicologiche e oncologiche.

Il ruolo dell’alimentazione

L’alimentazione è un fattore incidente sulla composizione del microbiota intestinale, difatti è stato scoperto che la sua alterazione è influenzata molto dalla percentuale di proteine, carboidrati o grassi introdotti attraverso i cibi, favorendo la crescita batterica di alcuni ceppi a scapito di altri; alcune ricerche hanno evidenziato una correlazione tra obesità e microbiota:

  • un’alimentazione molto ricca determina la predominanza di ceppi di Bacteroidetes e Firmicutes
  • un’ alimentazione più sana ha una maggior presenza di Christensenella e Akkermansia

Gli Omega 3

Gli acidi grassi omega-3 sono gli alleati del nostro intestino, favorendo la diversità nella composizione del microbioma e riducendo l’infiammazione intestinale. La fonte principale di omega 3 sono le alghe, ricche di EPA e DHA ed i pesci; sia EPA che DHA possono anche essere prodotti a partire dall’acido alfa linoleico di origine vegetale tramite enzimi specifici, ma nell’uomo questo processo è insufficiente per garantire un apporto ottimale di EPA e DHA. Assumere omega 3 aumenta la concentrazione di batteri produttori di acidi grassi a catena corta che svolgono un’azione anti infimmatoria in grado di ridurre i sintomi delle malattie infiammatorie croniche intestinali.

Gli acidi grassi essenziali comprendono: gli omega 6 e gli omega 3, entrambi sono fondamentali per la costituzione delle membrane cellulari, la loro presenza in un rapporto equilibrato determina la flessibilità delle membrane, il normale passaggio delle sostanze nutritive o delle scorie e il controllo dei processi infiammatori.

Quando si assumono integratori di Omega 3 è fondamentale sapere se il prodotto è di qualità, se è privo di contaminanti e se la percentuale di omega 3 non è inferiore al 70% con un rapporto di 2:1 tra EPA e DHA.

Per un acquisto consapevole io consiglio l’integratore di Nutriva:

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