Le origini del Tè verde cinese

Si racconta che proprio grazie alla curiosità dell’imperatore della Cina Yan Di, si venne alla conoscenza delle proprietà terapeutiche della Camelia sinensis, infatti egli era solito ingerire ogni specie di pianta per provarne le virtù, ma un giorno ne ingerì una velenosa e grazie ad una goccia di acqua della pianta del tè che gli cadde in bocca, riuscì a salvarsi e da quel momento ne studiò le caratteristiche benefiche. Durante il periodo della dinastia dei Zhou Occidentali invece, veniva utilizzato come offerta religiosa. Durante il periodo delle Primavere e degli Autunni, le foglie di tè fresco erano considerate alla stregua di verdure, quindi consumate durante i pasti. Con la diffusione della religione buddista, a partire dall’epoca dei Tre Regni sino a quella delle Dinastie del Nord e del Sud, per via delle sue proprietà rinfrescanti, il tè divenne un prodotto molto utilizzato dai monaci durante le meditazione Za-Zen.

Le proprietà del tè verde

  • Riduce colesterolo e trigliceridi
  • Riduce il rischio di malattie cardiovascolari
  • E’ un potente antiossidante
  • Antibatterico con un’azione mirata a livello della bocca
  • Stimola il metabolismo
  • Previene la comparsa del diabete

La raccolta del tè è eseguita a mano e solitamente sono le donne che svolgono tale lavoro, vengono raccolti i germogli con le due foglioline adiacenti, in media i raccolti si aggirano intorno ai 20 kg di foglie al giorno. Le foglie dopo la raccolta sono fatte appassire su delle graticole tramite dei ventilatori, in questa fase possono perdere il 30% di umidità. Il tè verde, a differenza dal tè nero, non subisce il processo della fermentazione o ossidazione, mentre tutti gli altri passaggi fino all’appassimento sono identici. Nel processo di produzione del tè verde, gli enzimi ed i fermenti del tè vengono distrutti dopo l’appassimento e prima dell’arrotolamento: il tè viene stufato con del vapore oppure arrostito. A questo punto viene arrotolato ed asciugato.

Tè verde Gunpowder

Gunpowder ovvero “polvere da sparo” detto così proprio per la forma delle sue foglioline, da questo tè si ottiene un infuso ramato con un retrogusto amaro, si prepara aggiungendo un cucchiaino di foglie per tazza di acqua ad un temperatura non superiore a 80°C, si lascia infondere per 3 minuti.

Tè Oolong

l tè oolong è coltivato nelle province del Fujian e del Guangdong in Cina e a Taiwan, può essere raccolto in tutte le stagioni dell’anno, ottenendo differenze gustative abbastanza marcate.

  • Le foglie vengono raccolte al mattino e solo quelle intere, ricche di oli naturali, vengono lavorate
  • Dopo la raccolta, le foglie subiscono un processo di appassimento che dura 8-24 ore, a seconda della varietà che si desidera ottenere
  • Le foglie vengono messe in cesti di bambù e scosse per rilasciare i succhi e avviare così il processo di ossidazione che dona all’oolong il colore, la consistenza e l’aroma tipici di questo tè
  • L’ oolong è un tè semifermentato, quindi, prima che la fermentazione si concluda, le foglie vengono cotte in grandi padelle per fermare il processo.

Per preparare il tè oolong bisogna portare a 90°C l’acqua, versarla sopra alle foglie per una decina di secondi e gettare l’infuso, dopodichè si riversa l’acqua sopra alle foglie e si infonde per 1 minuto, si possono riutilizzare le foglie per altri tre infusi mantenendole qualche secondo in più in estrazione.

Tè Bianco

Detto anche “Tè dell’Imperatore” è un tè pregiato proveniente dalla provincia del Fujian, nel sud-est della Cina, la raccolta avviene 2 volte all’anno in Aprile e in Settembre, la sua lavorazione è molto semplice infatti le foglie vengono trattate sotto vapore per pochissimo tempo e poi vengono fatte asciugare lentamente. E’ un classico tè da intenditori in quanto ha un aroma molto delicato con note fiorite, si prepara in acqua ad una temperatura di 80°C per 2 minuti.

Tè Pu Erh

E’ una specialità originaria dello Yunnan, in Cina, subisce solo una prolungata fermentazione microbica che gli conferisce il gusto dolciastro con profumo di sottobosco. In Oriente è conosciuto per le sue proprietà curative, infatti regola i livelli di zucchero nel sangue, elimina le tossine, interviene sul metabolismo del fegato facendo assimilare meno grassi, facilita la digestione, ha virtù antinfiammatorie. Si prepara versando sulle foglie acqua alla temperatura di 95°C e si infunde per 2 minuti, la dose è di un cucchiaino in una tazza di acqua.

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