L’ erba Mate era utilizzata in Sudamerica dalle popolazioni locali già in epoca precolombiana, furono in seguito i missionari Gesuiti ad iniziarne la coltivazione. Consumare l’infuso di Mate in Argentina, Paraguay, Brasile e Uruguay è un’abitudie quotidiana, tanto da assumere una funzione sociale, infatti è buona educazione offrire agli ospiti una buona tazza di questo infuso. Tradizionalmente si beve mettendo la droga in infusione dentro una speciale ciotola ricavata da una piccola zucca essiccata, sorseggiando tramite una cannuccia di metallo bombata, “la bombilla”, man mano che si beve si aggiunge altra acqua finchè non si sente più il sapere dell’erba.

La droga è rappresentata dalle foglie che raggiungono la maturità dopo tre anni di età della pianta. La raccolta avviene ogni tre anni. Le foglie sono sottoposte ad una rapida fiammeggiatura per bloccare gli enzimi che portano alla fermentazione e ossidazione.

Componenti principali

  • Xantine: caffeina fino al 2,4 %, teobromina fino allo 0,4 %, teofillina in tracce
  • Acidi caffeoilchinici: acido clorogenico e acido neocorogenico
  • Saponine triterpeniche: acido ursolico e acido oleanolico

Attività

Il Mate è indicato nei soggetti che si sentono affaticati contrastando la spossatezza, riduce l’accumulo di adipe grazie al suo effetto termogenico e riduce il senso di fame

Preparazione

Mettere un cucchiaino da tè, circa 3g, in infusione per circa 5/10 minuti in una tazza di acqua calda e poi filtrare, bere almeno 2 tazze al giorno.

Controindicazioni

Ad alte dosi, come tutte le droghe contenenti caffeina, può causare ansia, insonnia, nervosismo. E’ sconsigliato nei soggetti affetti da bruciori di stomaco.

Ilex paraguariensis A. St-Hil appartiene alla famiglia delle Aquifoliaceae, è una pianta che allo stato spontaneo può raggiungere i 15-20 m di altezza, con un tronco del diametro di 70 cm. La corteccia è liscia, grigio cenere, la chioma è molto ramificata, le foglie sono verde scuro, alterne con margine crenato, i fiori sono bianchi raccolti in grappoli ascellari. Nella coltivazione, per praticità, si mantiene ad una altezza di 3-6 metri.

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