Conosciamo con precisione la composizione di creme, detergenti e shampoo che usiamo per i nostri figli? Molto spesso no. E gli effetti sulla pelle? Spesso ignoriamo anche quelli.

Tra gli errori più comuni che si commettono: ritenere valido un bagnoschiuma se produce molta schiuma (in realtà la schiuma altera il film idrolipidico della pelle rendendola più permeabile e quindi irritabile nel corso del tempo); pensare che sciacquando il prodotto spariscano anche le tracce delle sostanze potenzialmente irritanti. Purtroppo è ormai dimostrato che alcuni composti penetrano nel derma e sono rintracciabili nel sangue anche minuti dopo l’applicazione. Il loro accumulo nel tempo può causare manifestazioni allergiche e irritative, ma anche, secondo alcuni studi, determinare la formazione di cellule cancerogene.

Purtroppo gli esiti delle ricerche sono controversi, ma a mio avviso è sempre meglio usare prodotti naturali, soprattutto per bimbi e neonati, che hanno una pelle delicata e vulnerabile.

Prima di acquistare creme, shampoo e detergenti leggete bene l’etichetta ed evitate sostanze come:
  • Sodium Lauryl Sulfate (SLS) e Sodium Laureth Sulfate (SLES) perché sono tensioattivi sintetici aggressivi e irritanti. Ogni volta che usiamo un detergente con laurilsolfato, il mantello idro-acido-lipidico si altera, il pH diventa alcalino e la pelle impiega da 4 a 12 ore per ripristinare le protezioni naturali;
  • paraffina e vaselina perché sono derivati dalla lavorazione del petrolio e le loro caratteristiche sono sempre più sotto la lente di ingrandimento;
  • siliconi perché sono sostanze chimiche che formano una pellicola sulla superficie di pelle e capelli rendendoli apparentemente belli, ma a lungo andare impediscono ossigenazione e idratazione. I principali sono: dimethicone, amodimethicone, cyclomethicone e cyclopentasiloxane;
  • EDTA (acido etilendiamminotetraacetico) perché è dannoso per l’ambiente in quanto lentamente biodegradabile e altamente inquinante. Utilizzato come agente chelante, serve a trattenere le molecole dei metalli pesanti che si accumulano nei cosmetici durante il processo produttivo;
  • PEG e PPG perché sono derivati petroliferi e riducono la capacità della pelle di assorbire l’umidità e i nutrienti;
  • parabeni perché sono sostanze chimiche utilizzate come conservanti.I principali parabeni presenti nelle formulazioni in commercio sono: methylparaben, ethylparaben, propylparaben, isobutylparaben, butylparaben e benzylparaben. La ricerca non ha ancora pronunciato definitivamente la loro pericolosità ma per ora l’unico dato certo è che si depositano nei tessuti;
  • derivati delle ammine perché a contatto con la pelle formano le nitrosammine, sostanze riconosciute come cancerogene. Le ammine o gli amino derivati si riconoscono per il suffisso -ethanolamine. Contribuiscono a rendere più ricchi di schiuma i prodotti e sono accusate di essere disidratanti e di favorire la formazione di acne e forfora.

Per questi motivi consiglio sempre l’uso di prodotti sicuri e biologici.


Leonardo Da Vinci disse: “Impara non a curare la tua malattia, ma a come preservare la tua salute”.
Se cominciamo a prenderci cura del nostro corpo fin da piccoli la salute ne gioverà.